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mercoledì 1 dicembre 2010

Protesta studentesca

Vorrei fare un brindisi a questo governo.
Vi scrivo dalla mia università, sono le 21.23, e sto qui insieme ad altri 6 personaggi che ancora credono in qualcosa da cambiare.
Ieri sentendo la radio mi sono venute le lacrime agli occhi: migliaia di studenti che si sono presi delle gran mazzate per tutti quelli che non muovono il culo per il loro futuro.
Sebbene la mia carriera universitaria italiana finirà a febbraio ( si spera ) ho deciso, per una volta nella mia vita, di prendere una decisione forte e protestare a modo mio.
Il mio modo è farmi trascinare da chi ne è più convinto.
Vorrei raccontare per prima cosa la mia esperienza personale per poi raggiungere a delle conclusioni che spero siano d'aiuto per chi voglia quantomeno provare a fare qualcosa per sè stesso.

Le premesse che voglio fare innanzitutto sono tre:
1) Non mi sono mai interessata particolarmente alla politica, ho sempre rosicchiato notizie qui e se posso confessare un'altra cosa..l'avvento di facebook ha risvegliato LEGGERMENTE il mio interesse per ciò che succede nel mondo: volente o nolente sulla mia home spesso mi ritrovavo link di un certo genere. Attualmente cerco di informarmi attivamente, non sempre ci riesco.
2) Guardo poco la televisione: quindi Santoro, Floris e compagnia bella non mi sono stati d'aiuto in questo processo anzi..spesso mi hanno allontanato perchè considero l'ambito politico molto rumoroso e poco concreto e questo tipo di programmi me ne hanno sempre dato la conferma.
3) Sto parlando della facoltà di scienze di Tor Vergata e qui vanno fatte due precisazioni:
  • le facoltà di scienze in generale non sono mai state molto attive politicamente o comunque non hanno mai avuto una coscienza politica tale da innescare una reazione rilevante o massiccia
  • Tor Vergata non è mai stata molto attiva politicamente ecc ecc ( leggi sopra )
In parallelo a tutto ciò ho avuto
a) mia madre che spingeva per un'attivazione politica
b) la frequentazione di un'auletta autogestita qui in facoltà che mi ha dato la possibilità di assorbire passivamente ( e sottolineo passivamente ) gli avvenimenti e gli slanci ( gli ultimi scarsi o inesistenti ) dell'ultimo periodo.

Quando ho sentito parlare di questa riforma mi sembra onesto confessare che non mi ha toccato più di tanto, la gente si infiammava ed io , molto disillusa, tentavo di ignorare la questione.
Più insistevano e più mi venivano i nervi. Per seguire gli avvenimenti però mi ero iscritta ad un gruppo su Facebook chiamato "studenti in protesta di tor vergata" il quale,dopo una serie di messaggi in cui invitava alla partecipazione, ha decretato la sua inesistenza nella mia esistenza con un messaggio che mi ha urtato moltissimo: sminuiva i non partecipanti. In quel momento ho deciso di ignorare il tutto e mandare un bellissimo vaffanculo telepatico alla compagnia bella.
Il secondo step è stata una mia conoscente ed il suo messaggio al limito dell'estremismo ( per i miei canoni ) dove incitava all'occupazione.
Occupazione.
Parola a me sconosciuta sin dai tempi antichi. Sempre osservata da lontano. Guardavo il resto del mondo occupare ed io semplicemente andavo avanti. E continuerò a farlo.
Per cui la mia risposta è stata una non risposta, nulla di più.
Pochi giorni dopo torno in auletta e la stessa persona mi fa: Oggi rimani a dormire qui? No vero?
Ecco quel "no vero" mi ha dato i nervi. Ho risposto d'istinto "si invece" e mi sono organizzata per restare. Ho dato una mano, è arrivata una emittente locale che ha intervistato un mio amico..eccetera eccetera.
Durante la sera me ne sono pentita amaramente perchè in meno di qualche ora hanno decretato l'occupazione di un'ala dell'università. Passo la serata svogliatamente, vado a dormire.
Il giorno dopo mi sveglio e leggo sulla porta principale: Sogene Occupata.
La mia reazione è stata totalmente nuova ed insperata: ho deciso di andare a fondo con la questione.

Devo dire che il periodo che sto attraversando è del tutto insolito e sono aperta alle esperienze più nuove e soprattutto vado incontro a quelle che mi fanno più paura, per dimostrarmi che, la paura, è totalmente insensata.

Detto ciò oggi ho fatto più di quello che avrei fatto una settimana fa: ho dato una mano per il pranzo sociale, sono intervenuta all'assemblea, ho proposto, ho contestato : mi sono espressa.
Ho provato una rabbia sana per questo governo e per tutto ciò che gli gravita attorno. Sana perchè è attiva, sana perchè non è passiva. Sana perchè è aperta a mettermi in discussione..paradossale no?
Ho scoperto che gli estremi hanno sempre torto e che la mediazione è la cosa migliore che possa capitare.
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Sto riprendendo questo post dopo ben 8 giorni.
Nel frattempo non sono successe grandi novità se non il rinvio dell'approvazione al senato a data da destinarsi. I miei amici stanno ancora protestando mentre io mi sono letteralmente chiusa in casa per motivi di studio e questioni di varia natura.
So e sento di dover andare li e dare una mano concreta e spero di farlo a breve, forse domani.
Quello che ho scoperto è che paradossalmente possiamo farci sentire, e che ogni forma di scetticismo o cinismo è solo la paura di esporsi inutilmente.
Quell'inutilmente è il vincolo di molte persone: perchè fare questo se non contiamo un cazzo?
Beh vi dico che loro vogliono farci credere che non contiamo un cazzo.
Vorrei concludere con una frase da uno dei miei film preferiti a sua volta ripreso da una citazione di T. Jefferson:
I popoli non dovrebbero avere paura dei propri governi, sono i governi che dovrebbero aver paura dei popoli